Odontoiatria estetica

Oltre alla funzionalità masticatoria, la richiesta più frequente nel lavoro quotidiano dell' odontoiatra è il risultato estetico ottimale. Negli ultimi anni tale domanda ha subito un notevole incremento; ciò ha portato il titolare ed i collaboratori di questo studio ad investire su materiali e metodi atti ad ottenere il miglior risultato estetico possibile. Diversi fattori sono determinanti nell' ottenimento di un risultato "bello da vedere". I colori di un restauro di conservativa o di protesi svolgono un ruolo di primaria importanza. Senza dubbio sono necessari materiali dalla buona mimetizzazione, che siano più trasparenti od opachi in funzione delle esigenze, e che non abbiano dominanti gialle, brune o grigie. Le resine composite o la porcellana sono poi lavorate a strati in modo da avere le corrette sfumature delle tonalità cromatiche. Ricostruire il dente significa anche ripristinare la forma originaria dello stesso, talora modificandola se difettosa (denti troppo piccoli) ed adattandola per ottenere un viso più femminile, con contorni più curvi, o più maschile, caratterizzato da contorni più squadrati. Le caratteristiche di un sorriso sono ben diverse tra giovane, adulto ed anziano. Con un giusto allineamento della linea del sorriso e con la perfetta relazione tra denti e labbra, a riposo e durante il sorriso, si può ringiovanire il volto del paziente o renderlo più maturo. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che il fattore determinante che rende bello un volto ed un sorriso è la simmetria. Questa può essere definita la regina dell' odontoiatria estetica, in quanto è un fattore discriminante di un lavoro ben fatto. Si può scegliere il colore migliore, la forma più appropriata, utilizzando i migliori materiali, ma un restauro asimmetrico sarà sempre un insuccesso. Talvolta è opportuno riprodurre artificialmente difetti di forma e colore dello smalto perchè la naturalezza di un dente è sicuramente molto più estetica di un dente perfettamente bianco senza difetti, la cui artificiosità si nota anche a distanza. I difetti più comunemente riprodotti sono: discromie, incrinature, leggere pigmentazioni da farmaci, scheggiature ed abrasioni dello smalto. Spesso uno o più denti possono essere ruotati, inclinati o spostati sul versante buccale o linguale. Con tecniche restaurative di protesi o di conservativa si possono correggere tali difetti e riportare artificiosamente i denti nella loro sede naturale. Se il colore naturale dei denti è giudicato troppo scuro si può effettuare lo sbiancamento. Questo si ottiene utilizzando una mascherina con un gel a base di perossido di carbamide. Il cambiamento che si ottiene è pari ad una variazione di colore di 9 gradi della scala vita. Bisogna porre in rilievo gli effetti collaterali dello sbiancamento: una marcata sensibilizzazione dei denti, seppure reversibile, al caldo ed al freddo, ed il mancato effetto schiarente su ricostruzioni in resina e su corone protesiche. Ne consegue che lo sbiancamento è realmente indicato quando il colore dei denti è realmente scuro e quando il paziente è disposto a rifare ricostruzioni e capsule del settore anteriore. Inoltre lo sbiancamento ha una durata di 3/4 anni, passati i quali i denti tendono a tornare del colore originale. Anche in una branca come l' ortodonzia, apparentemente volta ad ottenere una masticazione più funzionale, un grosso ruolo è giocato dall' estetica. Sempre più spesso sono gli adulti a richiedere terapia ortodontica per motivazioni esclusivamente estetiche. Inoltre si utilizzano a richiesta attacchi in porcellana, sicuramente più estetici di quelli in metallo. L' odontoiatria estetica è una disciplina che riguarda anche i tessuti di sostegno del dente come la gengiva. Presso questo studio si effettuano interventi di chirurgia parodontale estetica seguendo due specifiche indicazioni: in caso di recessioni gengivali ed in presenza di sorriso gengivale (gum smile). Quando ci sono una o più recessioni gengivali, si possono eliminare con lembi peduncolati a scorrimento laterale, coronale od obliquo, oppure con innesti gengivali liberi (autotrapianti dal palato) inseriti sotto lembi a riposizionamento coronale o laterale. Segue di solito una piccola plastica gengivale di adattamento. In caso di sorriso gengivale con una buona ampiezza di gengiva aderente e sottile, si può effettuare una gengivectomia, ovvero asportare la parte di gengiva in eccesso per ripristinare un' estetica decente. Negli altri casi si ricorre al lembo a riposizionamento apicale: si sposta chirurgicamente la gengiva in modo da riportarla alla corretta posizione rispetto ai denti.