Protesi

Con le tecniche ed i materiali disponibili è possibile ripristinare la masticazione anche nei casi in cui è notevolmente compromessa. Sia per i manufatti di protesi fissa che per quelli di protesi mobile l' esperienza di dolori, ascessi ripetuti, discementazioni e protesi mobili da mantenere con gli adesivi appartiene al passato. E' possibile ottenere il successo funzionale ed estetico del lavoro con grande soddisfazione del paziente, spesso da anni alle prese con fastidiose piaghe da decubito sotto la protesi o con problemi masticatori causati dalla cattiva realizzazione della protesi fissa.

 

  • Protesi mobile.
    Si eseguono manufatti di protesi mobile totale, parziale o scheletrica. La protesi mobile totale viene eseguita quando l' arcata non presenta più alcun dente e non è possibile riabilitarla con protesi su impianti. L' impronta viene presa con un cucchiaio individuale confezionato su misura per ogni paziente, inoltre si registra l' articolazione dopo aver eseguito la prova estetica, fonetica e di dimensione verticale. Segue la prova del montaggio dei denti nella quale si verifica la funzionalità masticatoria dei denti ed il paziente ha la possibilità di valutare allo specchio l' estetica del lavoro (forma, posizione e colore dei denti) e di suggerire eventuali modifiche. La protesi viene terminata e quindi consegnata solo nel momento in cui il paziente risulta completamente soddisfatto esteticamente e funzionalmente. Il confezionamento della protesi mobile parziale e dello scheletrato è molto simile. La protesi parziale viene consigliata ai pazienti che hanno un numero esiguo di denti per arcata dalla prognosi a medio e lungo termine negativa; quando invece i denti residui sono in ottime condizioni si può optare per lo scheletrato. La protesi parziale è in sola resina, mentre lo scheletrato presenta una sottile armatura in lega metallica con i denti montati su una piccola base in resina. È inoltre possibile confezionare protesi mobili in nylon, caratterizzate dall'assenza di ganci metallici e dalla maggiore resistenza alla frattura dell'intera protesi. 

 

  • Protesi fissa.
    La protesi fissa è ancorata con il cemento sugli impianti o sui denti. Questi sono opportunamente preparati, prima dell' impronta, con l' ausilio di sistemi di ingrandimento, in modo tale da facilitare la modellazione della fusione (la parte metallica della capsula o del ponte) da parte del tecnico. La fusione viene provata per verificarne la precisione, in caso di problemi viene fabbricata di nuovo; quindi si prende il colore dei denti mediante l' utilizzo della scala colori. Questa è composta da 16 sfumature differenti di bianco con le quali è possibile coprire tutto il ventaglio di tonalità cromatiche del dente. Si disegna una vera e propria mappa di sfumature per ogni singolo dente e una volta cotta la ceramica, la protesi viene provata ed il colore viene valutato allo specchio dal paziente per eventuali ritocchi nella forma, dimensione e colore degli elementi dentari. Anche nella protesi fissa, come per la mobile, la consegna viene fatta solo quando il paziente è completamente soddisfatto del risultato.

 

  • Protesi ibrida.
    La protesi ibrida è composta da una parte mobile (scheletrato) ancorata ad una fissa tramite attacchi di precisione del tipo maschio-femmina. Le fasi di lavorazione ricalcano quelle della protesi fissa e mobile. Il vantaggio immediatamente visibile è dato dall' assenza dei ganci antiestetici in metallo; infatti la porzione rimovibile della protesi è agganciata a quella fissa mediante piccoli, ma robusti attacchi composti da una parte femmina sulla protesi mobile e da una parte maschio saldata alla protesi fissa. L' attacco è totalmente nascosto al di sotto dello scheletrato. Il vantaggio funzionale è dato dalla minore torsione in fase masticatoria sui denti di appoggio, con innegabili ripercussioni positive sulla salute parodontale a medio e lungo termine.