Carcinoma squamocellulare

La diagnosi delle lesioni bianche, delle lesioni rosse e delle neoplasie del cavo orale riveste una grande importanza visto che alcune di queste hanno scarsa rilevanza clinica, mentre altre rappresentano gravi patologie. Alcune lesioni bianche o rosse sono precancerosi, il più delle volte localizzate esclusivamente nel cavo orale, che hanno una probabilità variabile dal 4% al 90% di trasformarsi in carcinoma squamocellulare. Questa neoplasia colpisce con maggiore incidenza individui maschi adulti, molto probabilmente perchè più soggetti ai fattori di rischio del tumore. Il fumo è il più importante e diffuso di questi, infatti ci sono più di 40 sostanze chimiche cancerogene che si producono durante la combustione della sigaretta; anche l' alcool rappresenta un fattore di rischio aggiuntivo, probabilmente perchè molte sostanze chimiche potenzialmente cancerogene sono liposolubili. E' stato dimostrato che una scarsa igiene orale è un altro fattore favorente il cancro insieme ai traumatismi cronici del cavo orale quali otturazioni incongrue e protesi debordanti. Il carcinoma squamocellulare insorge con maggior frequenza a livello della guancia, della lingua, delle labbra e del pavimento orale, più raramente lo si riscontra sulla gengiva e sul palato. La diagnosi precoce riveste un ruolo fondamentale, considerando che il numero di cellule della neoplasia raddoppia in circa 20-30 giorni, ed è compito degli odontoiatri diagnosticare eventuali lesioni sospette. Purtroppo si calcola che il 70% dei carcinomi della bocca venga diagnosticato con ritardo. La conseguenza di ciò è un tasso di sopravvivenza a 5 anni del 40% contro il 65% dei carcinomi del collo dell' utero. Questi ultimi hanno un aspetto istologico ed un comportamento clinico simile al cancro del cavo orale; la differente prognosi è dovuta alla prevenzione più diffusa per il cancro dell' utero, ma anche alle differenze dei distretti anatomici e quindi alle maggiori difficoltà chirurgiche nell' intervento dei tumori della testa e del collo. L' aspetto della lesione può essere vegetante (simile ad un polipo), ulcerato o nodulare,tuttavia esistono anche forme intermedie (ulcero-vegetanti o ulcero-nodulari). Di solito la neoplasia vegetante è tendenzialmente più benigna, diversamente da quella ulcerata e, ancora peggio quella nodulare. I bordi sono più o meno irregolari, talvolta in rilievo, il colore della lesione può variare dal bianco-grigiastro al rosa, fino al rosso. Il carcinoma ha la tendenza a crescere molto rapidamente e ad infiltrare i tessuti circostanti, compreso quello osseo, provocando piccole aree emorragiche o coperte da un essudato fibrinoso. Alla palpazione uno dei segni di malignità del tumore è la fissità ai tessuti circostanti. L' interessamento linfonodale rappresenta un pessimo fattore prognostico come lo spessore della neoplasia maggiore di 6 mm. A livello istologico il minor grado di differenziazione cellulare è indice di maggiore malignità, maggior potenziale invasivo e peggiore prognosi. Il carcinoma del cavo orale può essere aggredito con chemioterapia, radioterapia e chirurgicamente, avendo cura di incidere la lesione 1 cm oltre il suo margine.