Lesioni bianche

Le lesioni bianche comprendono: la candidosi, la leucoplachia, il lichen planus orale, il leucoedema e le ipercheratosi.

 

  • Candidosi
  • La candidosi è una micosi provocata dalla Candida albicans. Questa è un normale commensale del cavo orale solitamente innocuo, l' infezione si scatena in seguito a immunodepressione, infezioni batteriche e virali e terapie farmacologiche con antibiotici o cortisonici. La candidosi può presentarsi in quattro forme cliniche: candidosi acuta pseudomembranosa, c. acuta eritematosa, c. cronica eritematosa e c. cronica iperplastica. La candidosi acuta pseudomembranosa (mughetto) si manifesta con la presenza di placche biancastre facilmente asportabili che lasciano posto ad una mucosa eritematosa e dolente. La patina biancastra può presentarsi diffusa in varie zone della mucosa orale. La c. acuta eritematosa ha una diffusione ed una sintomatologia simili alla forma pseudomembranosa. La sola differenza è nell' aspetto clinico: la mucosa è eritematosa, infiammata e dolente allo sfregamento. Quando la lesione eritematosa si riscontra al di sotto di una protesi mobile la candidosi ha la tendenza a recidivare, in tal caso assume la forma cronica eritematosa. La c. cronica iperplastica è caratterizzata dalla presenza del patogeno su di una porzione di tessuto iperplastico simil-tumorale. Le sedi caratteristiche sono la zona mucosa della commissura labiale e il dorso della lingua nella porzione centrale (glossite romboidea mediana). E' ancora oggetto di discussione se la candidosi sia la causa dell' iperplasia o rappresenti una sovrainfezione secondaria della stessa. E' da rimarcare il fatto che la c. cronica iperplastica è una lesione precancerosa e come tale va escissa chirurgicamente con lama "a freddo". Le altre forme di candidosi si risolvono con un' ottima igiene orale, mediante l' uso di collutori di clorexidina oppure con antimicotici come il miconazolo e la nistatina.

 

  • Leucoplachia
  • La leucoplachia è una qualsiasi lesione bianca della mucosa che non può essere correlata ad alcun altra patologia. E' una lesione precancerosa, per cui ha un certo potenziale evolutivo in senso maligno. La leucoplachia può essere utilmente classificata come omogenea oppure disomogenea. La prima appare come una macchia bianca non in rilievo, liscia e scorrevole sui piani mucosi sottostanti. Nel 4% dei casi evolve in carcinoma spinocellulare. La leucoplachia disomogenea perde le caratteristiche cliniche della lesione omogenea ed ha la probabilità di trasformarsi in carcinoma nel 20% dei casi. Vi sono tre forme di leucoplachia disomogenea: verrucosa, eritroleucoplachia e nodulare. La verrucosa ha una superficie sempre irregolare, talvolta vegetante ed è moderatamente pericolosa rispetto alle varianti successive. L' eritroleucoplachia è una forma mista tra una leucoplachia ed una eritroplachia, è caratterizzata dalla presenza di aree leucoplasiche frammiste a zone mucose di colore rosso vivo. E' sicuramente una forma che può degenerare facilmente in carcinoma, come la leucoplachia nodulare. Questa alla palpazione presenta una consistenza fibrosa che tende ad invadere la mucosa o ad accrescersi in maniera vegetante. L' esame bioptico è d' obbligo; in presenza di aspetti istologici displasici oppure in caso di lesioni dalla possibilità degenerativa elevata è indicata l' escissione dell' intera lesione.

 

  • Lichen planus orale
  • Il lichen planus orale è una patologia autoimmunitaria in cui i linfociti aggrediscono determinati antigeni presenti sulle cellule epiteliali a loro volta mutati da condizioni ancora sconosciute. Recentemente si è notata l' associazione tra infezione da HCV (virus dell' epatite C) e lichen planus, ma altri fattori scatenanti possono essere rappresentati dal fumo o da altre infezioni. Il lichen può essere reticolato, a placca, erosivo ed atrofico. La variante reticolata ha un fondo leggermente eritematoso con papule biancastre collegate tra loro da strie reticolari dello stesso colore (strie di Wickham). La variante a placca è del tutto simile alla leucoplachia, la diagnosi può essere solamente istologica. Il lichen erosivo si presenta come una zona di mucosa disepitelizzata ed infiammata circondata da un margine bianco perlaceo con la presenza delle strie reticolari. Il lichen atrofico può essere rilevato solo sulla lingua, la quale si presenta infiammata e con le papille atrofiche. All' esame bioptico si nota un infiltrato linfocitario di tipo T, ispessimento della membrana basale, iperortocheratosi oppure iperparacheratosi.

 

  • Leucoedema
  • Il leucoedema si presenta come una velatura perlacea che scompare allo stiramento della mucosa, lo si riscontra spesso a livello della guancia e non ha un significato clinico importante. Al microscopio si osserva edema intracellulare epiteliale.

 

  • Ipercheratosi traumatiche
  • Le ipercheratosi traumatiche sono ispessimenti dello strato squamoso cellulare (acantosi), iperortocheratosi oppure iperparacheratosi. I traumatismi cronici che causano più di frequente questa lesione bianca sono le morsicature da denti malposizionati e bordi protesici incongrui. Le cause di ipercheratosi vanno rimosse poichè è possibile, anche se rara, la degenerazione neoplastica della lesione.