Malattie vescicolo-erosive

E' un insieme di patologie caratterizzato dalla formazione di bolle o vesciche che rompendosi facilmente, danno luogo alla formazione di erosioni nella mucosa della cavità orale. Dal punto di vista clinico è molto difficile infatti osservare la lesione vescicolare nella mucosa. Alcune delle seguenti patologie sono sistemiche, quindi interessano anche la cute esterna.

 

  • Pemfigo
  • Il pemfigo è una malattia autoimmunitaria in cui si formano anticorpi contro determinate proteine epiteliali. Il sesso femminile è più colpito, sopratutto in età adulta. Le vesciche si formano sulla cute e sulla mucosa della bocca, sono in modo caratteristico intraepidermiche. Il trattamento prevede somministrazione di cortisonici ed immunosoppressori.

 

  • Pemfigoide benigno mucoso
  • Il pemfigoide benigno delle mucose è simile al pemfigo nell' eziologia e nella terapia. Interessa esclusivamente le mucose oculari ed orali, specialmente quelle cheratinizzate. Inoltre le vesciche si formano a livello dell' interfaccia dermo-epidermica.

 

  • Eritema polimorfo
  • L' eritema polimorfo insorge generalmente dopo l' assunzione di antibiotici o analgesici, oppure in seguito ad infezioni virali. Ha una genesi autoimmunitaria, simile al pemfigo e le lesioni cutanee sono a "coccarda" con una macchia rossa al centro circondata da un alone eritematoso ben delimitato. Nel cavo orale compaiono eritemi seguiti da ulcerazioni e lesioni crostose sulle labbra.

 

  • Stomatite aftosa ricorrente
  • La stomatite aftosa ricorrente rappresenta la malattia vescicolosa più frequente. Compare più spesso in giovani adulti, si riscontra una certa familiarità ed ha una patogenesi autoimmune: una vasculite sottomucosa provoca aree di necrosi localizzata con formazione di vescicole che si rompono velocemente ulcerandosi. L' insorgenza, che si ripete periodicamente, è scatenata dallo stress e da piccoli traumatismi locali. La stomatite aftosa ricorrente viene distinta in una forma minor, quando le afte sono di dimensioni inferiori al centimetro, ed in una forma maior, se le lesioni sono maggiori di un centimetro.